Schede video LHR e non: cosa cambia?
Spesso ci chiedono il perchè dell'attuale impennata di prezzi per le schede grafiche e come mai è così lenta la loro distribuzione.
Tra gli effetti del Covid-19, la carenza di componenti integrati un altro dei fattori limitanti è il fenomeno del mining.
Cosa è il mining, in termini molto semplici
Il termine mining significa estrarre e viene dalla parola inglese “mine”, che significa anche miniera. Il mining consiste nella creazione di monete virtuali tramite un duro lavoro informatico che sfrutta la capacità di calcolo dei computer.
Tutto inizia nella blockchain, il libro mastro della contabilità delle criptovalute. Qui vengono annotate tutte le transazioni delle criptomonete. Per aggiungere una transazione alla blockchain è necessario crittografarla e convalidarla con una funzione di hash (un algoritmo crittografico che combina cifre e numeri), che richiede una serie di calcoli lunghi e complessi. Maggiore sarà quindi la potenza di calcolo, maggiore sarà la probabilità di riuscire a minare criptomoneta.
Le molte migliaia di core di processori paralleli presenti nelle moderne GPU le rendono quindi ottime per eseguire i complessi problemi matematici necessari per calcolare gli hash.
Questi calcoli vengono infatti eseguiti da sistemi informatici dedicati al mining composti da diverse GPU collegate insieme (mining rig), dove è molto semplice effettuarne gli upgrade tramite l'aggiunta di ulteriori schede grafiche tramite le porte PCIe.
Nvidia e le schede grafiche LHR: Lite Hash Rate
“Per aiutare le GPU GeForce ad arrivare nelle mani dei giocatori, a febbraio abbiamo annunciato che tutte le GeForce RTX 3060 sarebbero state commercializzate con un hash rate ridotto per quanto riguarda il mining“, spiega Nvidia sul suo blog. “Oggi prendiamo misure aggiuntive applicando l’hash rate ETH ridotto alla nuova produzione delle schede GeForce RTX 3080, RTX 3070 e RTX 3060 Ti“.
In parole più semplici, tramite delle modifiche sia hardware che software, Nvidia ha limitato la potenza di calcolo degli hash per le criptovalute sulle sue GPU differenziando quindi le schede grafiche con questa limitazioni definendole LHR, ossia Lite Hash Rate (letteralmente "tasso di hash leggero").
Questa limitazione ha ripercussioni nel gaming?
Dai benchmark eseguiti da molti gamer online (vedi le foto accanto) che le hanno testate, abbiamo potuto constatare che non vi è differenza tra GPU con questa limitazione e quelle senza. Ed è anche logico perchè principalmente nel gaming vengono effettuati tanti brevi calcoli in parallelo: prendendo ad esempio un gioco a caso, spesso la GPU è impegnata a fare piccoli calcoli tipo il rendering del personaggio, il rendering della mappa, il rendering di eventuali armi, e altri calcoli simili, dividendoli sui vari core, separati ma contemporaneamente, mentre il compito dei calcoli complessi, viene di solito lasciato alla CPU, che ha molti meno core ma con potenza di calcolo (per core) molto più elevata.